secondo gli antropologi l'essere umano si è evoluto sulla terra quattro milioni di anni fa. Probabilmente gli esseri umani potrebbero vivere in armonia con la natura come tutti gli altri animali.

La vita certamente doveva avere un grande valore dato che l'uomo viveva in circostanze sfavorevoli (in confronto all'uomo contemporaneo), esposto a grandi rischi e con pochi strumenti per fronteggiarli, anche solo per procurarsi il cibo. Ma doveva esserci anche innocenza, verità, rettitudine, onestà, rispetto per gli altri esseri umani e per la natura circostante, semplicità, tolleranza e un'unità e coerenza complessiva. Altrimenti gli esseri umani non avrebbero potuto sopravvivere a quei tempi difficili.

Sicuramente ci saranno stati scontri e guerre fra loro, ma forse erano lotte testa a testa, basate su un qualche codice di comportamento primordiale dettato dai saggi della tribù. Non esisteva l'idea dell'annientamento totale della vita sulla terra a vantaggio di un gruppo. Di certo la vita si svolgeva nell'innocenza. Nella loro vita c'era felicità, amore e pace come per tutti gli altri animali, almeno quando si riposano.

L'uomo contemporaneo ha reso la propria vita troppo complicata a causa della sua avidità e dei complessi basati sul falso concetto di costruirsi un'immagine. Le sue grandi invenzioni sono state manipolate nel tempo per acquisire potere sugli altri. L'avidità, la gelosia, la possessività, la competizione e la conseguente frustrazione e lo scontro con chi la pensa diversamente ormai sono diventati la normalità.

La vita è diventata così incerta
e priva di valore; la menzogna, l'ingiustizia, l'avarizia, la gelosia e l'opportunismo vengono esercitati ed insegnati inconsapevolmente fin dalla prima infanzia.

Il risultato disastroso di tutto ciò è che chiunque può sopraffare l'altro se ha denaro, rapporti con persone altolocate, potere e armi. Uccidere persone innocenti, bambini, donne e anziani, non fa più notizia. Genocidi in nome delle ideologie, massacri in nome dell'instaurazione della libertà democratica e assassinii a pagamento sono dilaganti.

La vita così è diventata incerta e priva di valore. In questo frangente vale la pena di pensare che cosa sia veramente prezioso per ognuno di noi e per il mondo in generale?

Che cosa ha valore? Hanno valore la sopravvivenza, la felicità, la soddisfazione e la libertà. La sopravvivenza, la felicità, la soddisfazione e la libertà non sono bisogni. Sono l'essenza di tutti gli organismi viventi. Solo noi esseri umani, a causa della nostra ignoranza li abbiamo sentiti come bisogni ed abbiamo iniziato ad inseguirli. Questo è stato un punto di svolta nell'evoluzione umana.

Fondamentalmente il valore dipende dalla capacità di garantire l'esistenza sia dell'individuo, sia del gruppo e del mondo in generale. In natura la sopravvivenza di una specie dipende dall'esistenza degli altri. Nessuno può sopravvivere a lungo da solo. Esistere come esseri pieni e completi, superare anche i regni dell'esistenza armoniosa verso la perfezione assoluta e la libertà, a questo aspiravano i nostri antenati.

Poichè le leggi fondamentali dell'esistenza non sono ancora state completamente rivelate all'uomo, noi esseri umani abbiamo creato le nostre leggi basandoci sui nostri bisogni. Ma il bisogno di felicità che ignora il resto dell'esistenza mina la base dei valori eterni dell'esistenza stessa, perché l'esistenza consiste nel vivere insieme in armonia e nel trovare la natura interiore assoluta.

Vivere insieme in armonia e trovare sé stessi nel vivere ha valore per l'esistenza! La vita ha valore perché ci dà la possibilità di vivere su questo pianeta e di sperimentare l'esistenza nostra e degli altri.

L'esistenza proviene dall'immobilità o piuttosto dal silenzio, quindi la vita ci offre la possibilità di restare nella pace del silenzio, anche se la vera natura è dinamica. Poiché tutto proviene dall'immobilità, che è il silenzio, questo permette all'individuo di arrivare alle sue radici, perciò il silenzio ha un valore enorme, il valore spirituale che è il più elevato. Ma il mondo attuale rivolge la sua attenzione all'aspetto materiale delle cose, che è basato sul bisogno, sulla convenienza e sull'utilità.

Il corpo e i piaceri del corpo hanno acquisito più importanza di quello che sarebbe necessario per vivere. Inseguendo i piaceri materiali e le comodità a volte dimentichiamo la dimensione estetica, emotiva, morale, sociale e spirituale dell'esistenza e perfino i suoi valori.

I valori tradizionali quali la cooperazione e il rispetto per il benessere della comunità ormai vengono abbandonati per il benessere dell'individuo e dalla sua comunità più ristretta, cioè la famiglia. La pace e la solidarietà fra le nazioni vengono violate dalle nazioni più potenti per scopi di sfruttamento. La disumanizzazione senza rispetto del valore dell'essere umano è diventata il movente nascosto di quasi tutte le classi dirigenti.

Acquisire ricchezza, denaro, posizione e potere dà soddisfazione e felicità. Inseguendo tutto questo dimentichiamo di vivere una vita semplice, sincera ed onesta. Di conseguenza la frustrazione, la tensione e la fatica si impadroniscono della normale esistenza e la vita diventa penosa. Si arriva alla malattia e al disturbo mentale che causa la mancanza di chiarezza e la confusione.

Una mente confusa porta una persona ad uno stato di disorientamento davanti ai fatti della vita. Quando una persona è disorientata perde la memoria e poi l'intelligenza. Secondo le sacre scritture chi perde l'intelligenza perisce. Le ansietà della mente conducono all'alterazione del processo del respiro.

La respirazione scorretta ed impropria modifica la composizione degli elementi del corpo e questo provoca la malattia. La malattia è un avviso di morte. La morte si presenta alla porta prematuramente e l'uomo soccombe con disperazione e sconforto. Tutta la vita perde il suo significato. Così l'individuo si perde nel gioco della vita.

Una nazione di persone perdute è sicuramente un paese perduto. Un mondo di soli perdenti non è più un mondo, perché non c'è celebrazione. A questo punto di crisi profonda ci si mette alla ricerca spinti dal bisogno di ritrovare i valori.

Identificare correttamente i valori materiali porta ad una ricchezza e ad un potere equi. Apprezzare il valore estetico offre entusiasmo e gioia, seguire i valori educativi conduce ad una comprensione corretta, alla conoscenza e all'umiltà, il valore etico offre coerenza e armonia, sicurezza e fiducia, mentre seguire i valori spirituali porta a vivere una consapevolezza piena, compassione, amore, libertà e pace.

I valori sono universalmenteidentificati in una gerarchia che va dall'acquisizione del cibo, della sicurezza e del rifugio ai valori spirituali di altruismo, generosità, cura, pace, amore e libertà. Questi valori superiori trascendono i limiti delle strutture ristrette delle religioni, perché aspirano al valore supremo della pace in quanto mantengono la coerenza e l'armonia nella vita sul pianeta.

I valori fondamentali provengono dal nucleo profondo dell'individuo che è di natura semplice, innocente e amorevole a meno che non sia stato condizionato diversamente. Inculcare i valori della vita è diventato un argomento potente per gli educatori così come per i leaders religiosi fin dall'antichità, senza grandi risultati. La triste conseguenza la vediamo riflessa nella vita moderna. Inculcare negli allievi valori positivi è essenziale per affrontare le crisi caratteriali.

I valori essenziali sono:

• Verità
• Rettitudine
• Onestà
• Coraggio
• Libertà
• Rispetto
• Dignità del lavoro manuale
• Spirito di servizio
• Purezza
• Riconoscenza
• Tolleranza e accettazione
• Sacrificio
• Cortesia
• Gioia
• Amore universale
• Pace

How to re-establish values that are the essence of higher evolution and peaceful existence? Learning to live together in peace and harmony begins when an individual starts his spiritual search to find himself. In ancient times this search starts with a prayer:

Om
Sahana vavatu Sahanou bhunaktu
Sahaviryam karavavahai
Tejaswinavadhita
mastu Ma vidvisa vahai
Om
Santhi Santhi Santhi

Che significa "(Preghiamo che) ci protegga entrambi. Che dia nutrimento ad entrambi. Che entrambi lavoriamo con grande energia. Che il nostro studio sia illuminante e fruttuoso. Che possiamo non odiarci mai. OM pace pace pace.".

Questa è una preghiera che veniva cantata dal Maestro e ripetuta dal discepolo nell'India antica ogni volta che sedevano per l'insegnamento. Ha ancora un grande significato.

Il Maestro inizia il processo di apprendimento con questo canto che si richiama al valore del corretto apprendimento. Il maestro e il discepolo si inchinano al tutto, alla suprema intelligenza perché si prenda cura di loro in modo che il discepolo e il maestro possano studiare in pace.

Richiama anche lo scopo dell'educazione, che il nostro studio sia illuminante e fruttuoso per l'umanità, per tutti quanti, per la benevolenza verso tutto il creato e non per lo sfruttamento e l'annientamento finale. Il processo di apprendimento termina con il canto:

Loka samasta sughino bhavantu

che significa: "che tutto il creato sia felice".